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  1. Per rivelazione di atti d'ufficio in seguito a un verbale di un incidente stradale occorso alla sindaca nel 2024 finito a un quotidiano per un articolo. Il politico, Sergio Gambino, si è autosospeso dal suo partito di appartenenza, Fratelli D'Italia
  2. Giorgia Meloni lascia il Canada enfatizzando gli obiettivi condivisi dai leader del G7.
  3. Nessuno sa cosa si siano detti, ma il video è diventato virale in pochissimo tempo. Poco prima dell’inizio del vertice G7 a Kananaskis, in Canada, il presidente francese Emmanuel Macron si è avvicinato a Giorgia Meloni, sussurrandole qualcosa all'orecchio. Il premier italiano ha prima fissato il capo dell'Eliseo senza replicare, quasi alzando gli occhi al cielo, poi ha sollevato il pollice, evidentemente per approvare le parole di Macron. Il siparietto, avvenuto sotto gli occhi di Donald Trump, è stato ripreso dalle telecamere e ha subito fatto il giro dei social.
  4. "Una scelta che deve dare produzione e sicurezza all'Ue"
  5. L’iniziativa, guidata dalla Francia, è nata nel 2023 per promuovere gli interessi dei Paesi favorevoli all'atomo. L’ingresso del nostro Paese segna un passo politico e strategico rilevante
  6. Pride e solito contorno di polemiche. Il corteo attraversa Roma, rivendica diritti e presenza di una intera comunità, ma la serietà degli argomenti, la sacrosanta libertà e esserci diventano occasione di provocazione, di scontro, di attacco politico. Si comincia con le sagome appese a testa in giù di Netanyahu, Elon Musk, Donald Trump, presi a simbolo di omofobia. Sventolano le bandiere palestinesi, ma sventolano anche la bandiera della comunità Lgbt ebraica con la stella di David sull'arcobaleno e la richiesta di "smetterla di costringere gli omosessuali e gli ebrei a essere invisibili".
  7. In Parlamento il vicepremier Tajani conferma il diritto di Israele a difendersi mentre l’opposizione denuncia contraddizioni
  8. "Sull'arma atomica Teheran ha superato la linea rossa", ad affermarlo è Antonio Tajani e tanto basta per dare l'idea della tensione di queste ore. Il ministro degli Esteri, nell'informativa ai senatori e deputati delle Commissioni esteri, illustra la posizione del governo dopo l'attacco di Israele all'Iran. Un'evoluzione preoccupante che vede in queste ore la diplomazia italiana adoperarsi per evitare un'ulteriore escalation militare. Giorgia Meloni ha avviato col presidente americano Trump un giro di consultazioni con vari leader. Si predilige la linea del dialogo, c'è la consapevolezza del ruolo determinante degli Stati Uniti, soprattutto al tavolo negoziale con l’Iran. Poi gli altri scambi di vedute con il cancelliere tedesco Merz e con la presidente della Commissione europea von der Leyen, quelli con i vice Salvini e Tajani e i ministri interessati, insieme ai servizi segreti.